giovedì 10 gennaio 2013

I jeans più adatti per te..

a) Modello Skinny: si tratta di un jeans molto aderente e perciò caratterizzato dalla tipica “zampa a sigaretta”, ossia l’apertura in fondo molto stretta. 

Si: ragazze alte, slanciate o di media statura che non hanno fianchi e cosce troppo larghi.
No:a chi ha fianchi larghi e gambe molto corte rispetto al resto del corpo in questo caso, oltre all’aspetto, trattandosi di un jeans molto aderente, rischierebbe di ridurre ancor più la microcircolazione sui fianchi intensificando i problemi.

b) Zampa di elefante: 


Si: per nascondere un fondoschiena abbondante, è ideale per uno stile hippy o etnico ma anche sportivo.
No: per chi ha gambe troppo corte o è di bassa statura.

c) Larghi:

Si: E’ indispensabile per chi vuole nascondere fianchi e cosce abbastanza larghi, oltre che per ragazze di medio/alta statura per slanciare il fisico.
No: per le ragazze troppo basse e per chi ha qualche chilo di troppo in tutto il corpo poichè darebbe ancor più un senso di rotodità. E’ tuttavia sconsigliato anche per ragazze con gambe troppo lunghe proprio perchè si tratta di un modello che slancerebbe troppo il fisico facendo sparire il tronco.

d) Vita alta:

Si: per chi ha una vita molto stretta e fianchi stretti o normali e per chi vuole dare slancio alla figura avendo gambe corte ed un tronco più esteso.
No: per chi ha una vita larga e per chi detesta mettere le maglie dentro al pantalone.

e) A vita bassa:


Si: vanno bene sia per fianchi stretti che per fianchi larghi, è necessario però far riferimento al tipo di jeans (aderente, a zampa d’elefante, ecc.).
No: se preferite cose comode e se avete un pò di pancetta in più.

f) Pinocchietti:


Si: se i fianchi non sono troppo larghi, con un’abbigliamento elegante o sportivo a seconda dei casi ma comunque sempre in stagioni calde o medio calde.
No: per chi ha gambe molto corte o per ragazze troppo basse oltre che per chi ha polpacci molto grossi.

g) Bermuda:

Si: vanno bene per qualsiasi taglia e corporatura, salvo però utilizzarli in modo sportivo.


h) Shorts:

Si: possono essere indossati solo se i fianchi non sono troppo larghi e le gambe non sono troppo rotonde o muscolose poichè mettono entrambi molto in risalto.

i) Gonna:

Si: mette in risalto gambe e fianchi perciò è necessario regolarsi a seconda del proprio fisico.

Fasi della lavorazione del blue jeans


1) segnatura tasche - manuale gessetto;

2) preparazione particolari: tasche a toppa dietro, passanti - tagliacuci, piana,  
     ferro da stiro;


3) sorfilo finte per apertura davanti e parte inferiore cavallo davanti -   

     tagliacuci;

4) confezione tasche davanti e taschino - macchina piana;

5) chiusura sacco tasche davanti - tagliacuci più piana;

6) confezione finta + applicazione cerniera o preparazione con occhielli -    

     macchina piana;

7) chiusura cavallo davanti - macchina piana;

8) cucitura sproni ai due dietro separatamente - macchina piana più tagliacuci;

9) impunture sugli sproni - macchina piana;

10) chiusura cavallo dietro - macchina piana più tagliacuci;

11) impunture sul cavallo dietro - macchina piana;

12) applicazione tasche a toppa dietro con impunture - macchina piana;

13) chiusura e impunture esterno gamba - macchina piana+ tagliacuci ;
14) 


14) chiusura interno gamba - macchina piana più tagliacuci;

15) applicazione cinturino - macchina piana;

16) applicazione passanti - macchina piana;

17) orli - macchina piana;

18) occhiello sul cinturino - occhiellatrice;

19) applicazione bottone - manuale; 


20) applicazione rivetti;

21) stiro - ferro

Riciclo del jeans con l'arte

C’è chi prova giustamente a riutilizzare il denim, tessuto ultraresistente, per dare vita a nuovi oggetti,o c'è chi come Ian Berry ne fa una vera e propria arte..
L’attività dell’artista ha avuto inizio cinque anni fa, un periodo lungo il quale egli è riuscito a raccogliere una così grande quantità di jeans usati da poter riempire ben sette armadi, assicurandosi materiale quasi illimitato per i propri prossimi lavori.

                                                      Collezione Denimu-Ian Berry







Ogni opera risulta praticamente irripetibile e non replicabile, aspetto che contribuisce ad incrementare il valore di ciascuna di esse.





Ian si preoccupa di recuperarli e di utilizzarne il tessuto come se si trattasse di una tela su cui disegnare o dipingere, mediante l’aiuto di alcuni strumenti semplici, come le forbici, e di alcuni materiali, come la colla. L’artista, in questo modo riesce a dare vicorso del 2011 e del 2012 in diversi luoghi del mondo, tra cui troviamo Portogallo, Svezia, Inghilterra e differenti località degli Stati Uniti. Il prossimo settembre le sue opere potranno essere ammirate presso la Galaria Dos Prazeres di Calheta (Madeira, Portogallo).

Riciclo del jeans

Sottobicchiere



Istruzioni:

Non sapete cucire? Non è un necessario per realizzare dei graziosi e utili sottobicchieriutilizzando il vecchio paio di denim, che per diversi motivi non potete più indossare, infatti basta un paio di forbici e un po’ di colla per tessuti. Un volta procurato il materiale che vi occorre, ritagliate gli orli delle gambe e arrotolateli avendo cura di passare un po’ di colla per tenerli ben saldi. E se volete dare un tocco di creatività potreste aggiungere ai bordi un simpatico nastro colorato, delle perline o piccoli strass. Per un lavoro fatto alla perfezione potete seguire le istruzioni sul blog.

Giocattolo per cani



Istruzioni:

Quale miglior tessuto se non il jeans, per realizzare un giocattolo resistente da far mordicchiare al vostro fedele amico a quattro zampe? Come fare? Semplicissimo basta ritagliare la parte inferiore di una delle gambe di un vecchio paio di denim e tagliare ancora longitudinalmente su un lato. A questo punto arrotolate il tessuto e fate un bel nodo. Ed ecco che il vostro cane avrà un giocattolo nuovo nuovo da sgranocchiare. Per maggiori dettagli clicca qui.




Gonna




Istruzioni:

Le mode passano e magari quel paio di jeans che anni fa amavate tanto, forse ha bisogno di una rivisitata e che ne dite di trasformarlo in una comoda gonna jeans facile e pratica da indossare? A differenza degli altri casi in questo però, è necessario avere qualche nozione di cucito o almeno disporre di una macchina per cucire. Una volta procurato il materiale, ovvero un paio di vecchi jeans, forbici e filo, basta seguire passo passo  il tutorial.



Borsa


Istruzioni:

È possibile realizzare una varietà infinita di borse e pochette, utilizzando un paio di jeans usurato, troppo stretto o troppo largo, a seconda delle vostre capacità di cucito, del vostro tempo libero e soprattutto della vostra creatività.Ad esempio se non siete proprio delle abili sarte, potreste facilmente realizzare una piccola borsetta tracolla riciclando ancora una volta una tasca posteriore del jeans, e utilizzare una vecchia collana di perle di bigiotteria oppure una cinta, per creare appunto la tracolla, attaccandola con un po’ di colla a caldo e personalizzandola a vostro piacere. Per maggiori informazioni segui il tutorial.


Porta bevande


Istruzioni:

Il bicchiere è troppo caldo e non riuscite a tenerlo in mano? La soluzione c’è. Tagliate un pezzo di tessuto da quel paio di jeans che non usate più, e prendendo la misura della circonferenza della tazza o del bicchiere, che solitamente usate, tagliatene una striscia dell’altezza di almeno 10cm. Rifinite i bordi e cucite insieme le due estremità. Ovviamente per realizzare questo comodo porta bevande, potreste riutilizzare qualsiasi avanzo di stoffa che avete in casa, ma il denim si presta in particolar modo grazie allo spessore del tessuto. Per maggiori informazioni clicca qui.


Porta iphone


Istruzioni:
E per finire, per ridurre i consumi e riutilizzare creativamente quel paio di jeans dimenticato, invece di acquistare una nuova custodia per il vostro inseparabile iPhone, potreste crearla con le vostre mani, seguendo le istruzioni che vi avevamo fornito qualche tempo fa in “Come realizzare un’eco-case per iPhone riciclando i vecchi jeans”.




sabato 8 dicembre 2012

giovedì 6 dicembre 2012

Cos'è il jeans? Da cosa è composto?

Il termine blue-jeans (o semplicemente jeans) designa propriamente il pantalone con taglio a 5 tasche, di cui le posteriori cucite sopra la stoffa del corpo del pantalone. Il fatto che questo taglio sia stato realizzato largamente ed abbia avuto successo con il denim ha portato alla confusione dei concetti : il termine denim indica il tessuto decisamente pratico(che non sfigura neppure se non stirato) , e non necessariamente di colore "blu" (infatti ci sono anche i black jeans, i green jeans) dei modelli tradizionali; il termine Jeans identifica il taglio di cui sopra , a prescindere dal tessuto impiegato (ve ne seono perfino in pelle) . Il denim ha un'armatura di saia a tre, è realizzato in filato di cotone, la trama è di colore bianco o écru e l'ordito di colore blu. Prima dell'introduzione dei coloranti chimici, il colore blu veniva ricavato dalla pianta isathis tinctoria (conosciuta volgarmente con il nome di "guado") o dalla pianta indigofera tinctoria, l'indaco. Alla fine degli anni 70, con l'acuirsi del fenomeno del consumismo, e la conseguente possibilità per molti di concedersi il superfluo , si sono moltiplicate le varianti di questo indumento: al taglio "a campana" (detto anche "zampa di elefante" ) passato quasi in disuso per lustri (e timidamente tornato negli anni 90) si sono aggiunti il taglio a tubo o sigaretta, il taglio attillato , versioni a cavallo alto e a cavallo basso, e per quanto riguarda i colori oltre a modelli gia scoloriti (per sfruttare la moda che li preferiva scoloriti) e di varie tonalità, se ne sono prodotti di tutti gli svariati colori e con i piu svariati tessuti. Dagli anni 2000 sono di moda anche le versioni "vissute" del tessuto : "delavè" , bucherellati, strappati , spesso molto piu costosi che nella forma semplice. Inoltre ci sono state varianti del taglio : il taschino piccolo a volte a sinistra anziché a destra, le tasche dietro in alcuni modelli si sono espanse, sono comparse chiusure lampo anche nelle tasche, e si sono prodotti anche modelli con taglio ibido (con le tasche posteriori da pantalone classico) . Il jeans per antonomasia è quello blue senza varianti.
Tecnicamente, il denim è molto simile al fustagno, di cui è probabilmente una derivazione.

Etimologia

Il nome “denim” deriva da “serge de Nimes”, un tessuto pesante francese che fu creato nel diciassettesimo secolo. La parola “Jean” probabilmente viene dal tessuto indossato dai marinai di Genova in Italia